Un ritorno in India davvero speciale!

Un ritorno in India davvero speciale! Caro/a amico/a, Sono Sara la Presidente di Mancikalalu, e oggi voglio raccontarti del mio ritorno in India di questa estate.Durante il mese di agosto con grande gioia sono tornata a Pondicherry per monitorare i progetti che stiamo portando noi di Mancikalalu. È stata un’esperienza davvero intensa e ricca di emozioni, che ci tengo a condividere con te. La mia prima tappa è stata il progetto L.E.F.emme, dove ho passato le giornate con le 35 donne e ragazze sostenute attualmente dal progetto. Questo centro, che inizialmente si presentava solo come luogo di formazione e lavoro, si è rivelato molto di più. Durante le chiacchierate che ho avuto con loro, è emerso che il centro è diventato anche un importante punto di condivisione e ascolto, diventando una seconda casa per loro. Le donne trovano conforto nello scambiarsi esperienze e sostenersi a vicenda. Le attività formative, come il telaio, il cucito e la produzione di ciabatte di gomma, proseguono con entusiasmo e dedizione. Vedere la loro forza e determinazione mi ha riempito di orgoglio. Ci tengo a ringraziarti di cuore perché tutto questo è possibile anche grazie a te! La seconda fase della mia visita mi ha portato a incontrare alcune delle famiglie sostenute dal progetto di Unità di Terapia Mobile. Una delle visite più toccanti è stata quella alla famiglia di Kanishka, una bambina che, dopo due anni di terapie costanti e tanto impegno, ha fatto progressi incredibili nella sua battaglia contro la paralisi cerebrale. Oggi Kanishka riesce a interagire con la sua famiglia, a stare in piedi con l’aiuto di un tutore e ha imparato a gestire meglio le sue emozioni. Sono stati momenti molto intensi, che hanno rafforzato la convinzione che il nostro lavoro stia davvero facendo la differenza. Attualmente, sono circa cinquanta le famiglie sostenute dal progetto di Unità di Terapia Mobile. Grazie alle terapie continue, molti bambini con disabilità hanno una vita più dignitosa, lontana dalle discriminazioni e dagli abusi. Ma le buone notizie non finiscono qui! Anche il Food Kart sostenuto dall’Associazione Asha, sta procedendo a gonfie vele. Grazie all’impegno di Eshwari e Sathya, che lo gestiscono con grande passione, la loro famiglia può finalmente tirare un sospiro di sollievo e guardare con fiducia al futuro.La dedizione e l’impegno quotidiani che dedicano a questo nuovo lavoro, sta sostenendo significante l’economia dell’intera famiglia.Monitorare questi progetti di persona è fondamentale. Collaborare attivamente con il nostro staff in India e mantenere vivo il ponte che ci collega ci permette di portare avanti il nostro lavoro nel migliore dei modi. Tornare a Pondicherry e vedere con i miei occhi i risultati raggiunti è stato emozionante e gratificante. Lo staff della Satya Special School mi ha accolto con grande calore, rendendo questo ritorno ancora più speciale. E a proposito di Food Kart… abbiamo alcune bellissime notizie in arrivo che non vedo l’ora di condividere con te!  Grazie per tutto quello che ci permettete di fare ogni giornoSara Scopri il progetto Potrebbe interessarti anche: 17 Ottobre 2024 Un ritorno in India davvero speciale! Un ritorno in India davvero speciale! Caro/a amico/a, Sono Sara la Presidente… 7 Gennaio 2024 Summertime Choir in concerto per Mancikalalu Onlus Summertime Choir in concerto per Mancikalalu Onlus il 06… 15 Giugno 2023 Veeresh e Sravani; due storie di determinazione Veeresh e Sravani; due storie di determinazione Sosteniamo insieme… 1 2 3 … 9 Next

Summertime Choir in concerto per Mancikalalu Onlus

Summertime Choir in concerto per Mancikalalu Onlus il 06 gennaio 2024 è stata una serata magica e siamo profondamente grati per la straordinaria esibizione dei Summertime Choir. Il cuore della nostra associazione ha vibrato all’unisono con la magnifica armonia dei Summertime Choir, e questa opportunità si è rivelata un momento indimenticabile di condivisione e scoperta reciproca. Il palco del Pala Antenore è stato il teatro perfetto per presentarvi la nostra associazione e i nostri progetti, e non potremmo essere più felici del sostegno e dell’entusiasmo che avete dimostrato. Un ringraziamento speciale va ai Summertime Choir per la loro disponibilità e per l’autentico interesse dimostrato nei confronti della nostra causa. Non possiamo dimenticare di esprimere la nostra riconoscenza agli sponsor che hanno creduto in questo evento e in noi, alle autorità e al Comune di Padova per il loro sostegno prezioso. Come sempre, un affettuoso ringraziamento va anche a tutti i volontari che, con il loro impegno e dedizione, hanno contribuito alla realizzazione di questo evento! Infine, un sentito grazie a tutti coloro che hanno partecipato, creando un’atmosfera speciale con la loro presenza. Ma il grazie più sincero e profondo è parte di Kailavani, Sujatha, Laxmi e tutte le altre donne che, grazie a questa meravigliosa collaborazione ed occasione hanno la possibilità di credere in un presente dignitoso emancipandosi e realizzandosi grazie al progetto L.E.F.emme, al quale è stata dedicata la serata. @Comune di Padova Marca Print Tiemme Costruzioni Edili Forneria Al Ponte Atletico Al Ponte pizzeria trattoria, Cabek, Assessorato allo Sport. Scatti di Giulio Bardelli  Potrebbe interessarti anche: 15 Febbraio 2024 Summertime Choir in concerto per Mancikalalu Onlus Summertime Choir in concerto per Mancikalalu Onlus il 06… 15 Giugno 2023 Veeresh e Sravani; due storie di determinazione Veeresh e Sravani; due storie di determinazione Sosteniamo insieme… 31 Maggio 2023 Girasoli Olistic Day Girasoli Olistic Day Evento solidale al “Campo dei Girasoli”… 1 2 3 … 9 Next

Cena Indiana

Cena Indiana CENA INDIANA CON CHITRA SHAH Cena a sostegno di Mancikalalu Onlus con un ospite speciale Grazie di cuore a tutti quelli che sono venuti alla cena a sostegno di Mancikalalu Onlus. Grazie alla vostra generosità sono stati raccolti 742,20€ che saranno destinati ad un progetto nuovo di cui vi parleremo nelle prossime settimane! È stata una serata emozionante dove sono stati condivisi immagini e racconti dell’India da parte del Consiglio Direttivo e dalla nostra volontaria Francesca, da poco rientrata. Ma la cosa più incredibile è stata la presenza di un ospite d’onore: Chitra Shah, la direttrice della Satya Special School di Pondicherry. Un grazie immenso a Chitra per aver presenziato a questo evento e per aver portato la sua testimonianza in merito all’eccelso lavoro svolto dalla Satya Special School, realtà con cui Mancikalalu Onlus collabora da anni. Grazie ancora a tutti, senza di voi tutto questo non sarebbe possibile. SCOPRI I PROGETTO Potrebbe interessarti anche: 15 Giugno 2023 Veeresh e Sravani; due storie di determinazione Veeresh e Sravani; due storie di determinazione Sosteniamo insieme… 31 Maggio 2023 Girasoli Olistic Day Girasoli Olistic Day Evento solidale al “Campo dei Girasoli”… 17 Settembre 2022 Cena Indiana Cena Indiana CENA INDIANA CON CHITRA SHAH Cena a… 1 2 Next

Nuovo progetto emancipazione femminile

Nuovo progetto emancipazione femminile L.E.F.emmeLaboratorio di Emancipazione Femminile   Insieme alla Satya Special School abbiamo dato vita ad un nuovo progetto:L.E.F.emme “Laboratorio di Emancipazione Femminile”. Il Laboratorio Emancipazione Femminile, nasce  per poter garantire a 75 donne disabili o madri di bambini con disabilità, che spesso vengono da situazioni di abusi e discriminazioni a causa della loro condizione, o di quella dei loro figli, un luogo che offra laboratori e formazione specializzati, volti all’emancipazione delle donne. L.E.F.emme “non è solo un progetto”, è un luogo che dona accoglienza, formazione, supporto e speranza alle donne che ne fanno parte, aiutandole a crearsi una loro indipendenza economica! L.E.F.emme è un laboratorio creato a misura di donna che garantisce  flessibilità, uno spazio fisico e mentale in cui poter lavorare, un punto di confronto e ascolto, un luogo dove educare alle politiche di genere ed emancipazione e opportunità di marketing. Il progetto L.E.F.emme ha il grande obiettivo di diventare sostenibile tra qualche anno, mettendo al centro le donne che ne fanno parte e rendendole esempio di un modello cooperativo e di sostegno reciproco. Crediamo tanto in questo progetto, per avviarlo ci è voluto tanto impegno e determinazione. Ma abbiamo bisogno di voi  per rendere questo sogno possibile e rendere il laboratorio un luogo sempre più ricco di possibilità! Grazie per tutto quello che potrai fare per Loro.   SCOPRI IL PROGETTO Potrebbe interessarti anche: 15 Giugno 2023 Veeresh e Sravani; due storie di determinazione Veeresh e Sravani; due storie di determinazione Sosteniamo insieme… 31 Maggio 2023 Girasoli Olistic Day Girasoli Olistic Day Evento solidale al “Campo dei Girasoli”… 17 Settembre 2022 Cena Indiana Cena Indiana CENA INDIANA CON CHITRA SHAH Cena a… 1 2 Next

Aggiornamenti dai progetti e dall’India

Aggiornamenti dai progetti e dall’India Vi raccontiamo qualcosa in più sui bambini e ragazzi e sulla situazione che sta vivendo lo stato indiano. Carissimi, dopo diverso tempo, torniamo a raccontarvi la situazione indiana e come viene gestita la situazione sanitaria nazionale, ma prima qualche aggiornamento dai progetti. Come stanno i bambini e i ragazzi indiani che sostenete: Hyderabad Iniziamo con darvi qualche aggiornamento sui bambini e i ragazzi indiani che fanno parte dei progetti che sostenete con grande fiducia e sensibilità. Diversi ragazzi di Hyderabad del progetto “Costruiamo un futuro” sono riusciti a tornare a frequentare i loro istituti e seguire una didattica in presenza, a volte anche parziale. Le accortezze restano sempre le stesse ad Hyderabad, obbligo di mascherina e igienizzazione delle mani all’interno delle strutture scolastiche. Tutti i ragazzi e ragazze stanno bene e finalmente stanno riprendendo la loro quotidianità. 3 ragazzi nel 2020 hanno raggiunto l’indipendenza lavorativa e si sono resi autonomi, questo grazie a voi che in questi anni avete creduto in loro e donato gli strumenti perché ciò fosse possibile. Stiamo valutando anche la situazione economica e famigliare di altri 3 ragazzi che potrebbero entrare a fra parte del progetto “Costruiamo un futuro”. Delhi I bambini dell’Orfanotrofio “Children of the World”, al contrario non hanno ancora iniziato la didattica in presenza. Le scuole governative non hanno dato accesso alle strutture scolastiche, perciò i bambini vengono seguiti da una tutor privata che gli permette di proseguire con il loro apprendimento finché non sarà possibile tornare in presenza. Il numero di bambini è ancora aumentato, al momento sono 31; altri neonati sono arrivati negli ultimi mesi. Le adozioni nazionali ed internazionali sono riprese regolarmente nelle ultime settimane, dopo essere state bloccate per diverso tempo. Per questo 2021 abbiamo in programma, situazione sanitaria permettendo, di inserire delle figure professionali di supporto al benessere dei bambini: un counselor e un’educatrice. Grazie ancora per quanto avete fatto per loro in questi mesi, il vostro supporto è stato fondamentale per dare sostegno nei momenti più difficili. Per questo nuovo anno stiamo pianificando una campagna di check-up medici per tutti i bambini e i ragazzi che fanno parte dei progetti. Lo scorso anno è stato particolare ed impossibile da attuare, per macanza delle giuste precauzioni, un controllo per tutti . Vi terremmo aggiornati. Grazie di cuore! Riepiloghiamo le vicende indiane: Come ricorderete, l’India ha iniziato ad affrontare la situazione Covid-19 diverso tempo dopo rispetto ad altri stati europei e mondiali, sottovalutato il problema e suggerendo rimedi “casalingo/religiosi” per evitare il contagio. Sono susseguite poi, riforme ferree, repressioni violente (per chi non rispettasse il coprifuoco) e lock down molto duri che hanno colpito severamente la popolazione, soprattutto quella che già si ritrovava ai margini della società. Spesso vi abbiamo raccontato che non esiste un sistema previdenziale in India, e se non hai la possibilità economica di curarti o tutelarti, lo stato ti abbandona a te stesso e a quello che ne sarà di te. La situazione è stata paradossale per tanti mesi, ci arrivavano racconti dai nostri amici, referenti e dai ragazzi che ogni città/stato federale o distretto adottasse le normative che più aggradavano. Il primo Ministro Narendra Modi ha lasciato che ogni Stato Federale adattasse, in base alla propria situazione, le varie politiche di prevenzione e cura. Probabilmente sarebbe stato impossibile fare diversamente, vista l’estensione e l’eterogeneità dello Stato, ma sicuramente delle politiche sociali di assistenza a tutte le persone che si sono ritrovate senza lavoro, casa o reddito, sarebbero state un supporto importante per molti. La situazione dei contagi: L’india per diversi mesi ha detenuto il triste record di contagi, restando sul podio insieme a Brasile e Stati Uniti. Ora la situazione sembra ben diversa: il 22/01/2021 si registrano 10.6 milioni di casi da inizio pandemia, con 10.3 milioni di guariti e 153 mila decessi. Le riflessioni che emergono su questi dati riguardano proprio la capacità di resilienza della popolazione; ad oggi l’India ha tra i più bassi tassi di letalità. Tra le spiegazioni che i vari scienziati si stanno dando c’è l’età media della popolazione: L’India ha una popolazione giovane, con un’età media di 28,4 anni, come indica il Rapporto sulla popolazione mondiale dell’ONU. Due studi (ancora non pubblicati) riportati dalla Bbc, dicono che a giocare un ruolo chiave sarebbe il sistema immunitario rafforzato degli abitanti di questi Paesi. Alcuni studiosi parlano di sistema immunitario rafforzato, dettato dalla presenza di alcune malattie diventate ormai endemiche (come ad esempio la febbre dengue) che hanno conferito alla popolazione indiana un certo livello di anticorpi per proteggersi dal coronavirus. Poi c’è chi parla anche di sottovalutazione dei dati, affermando che non tutti i decessi sono normalmente contabilizzati, così come non vengono sempre registrate le cause che hanno portato alla morte. Questo è un problema, soprattutto nelle zone rurali, dove vive il 70% della popolazione. Molti decessi in queste aree non vengono registrati, a meno che non ci sia stato un ricovero ospedaliero. Qualsiasi sia la causa di queste valutazioni, resta comunque che l’india riporta la percentuale più alta di guariti Fonti: https://statistichecoronavirus.it/statistiche-coronavirus-india/ https://statistichecoronavirus.it/coronavirus-india/ https://www.ilmessaggero.it/mondo/covid_india_teoria_igiene_studi_ultime_notizie-5561691.html Allarme nuova pandemia: Dopo quella del Coronavirus si è palesato l’allarme per una nuova pandemia che stava colpendo lo stato indiano dell’Andhra Pradesh. Noi abbiamo ricevuto subito la notizia da alcuni dei nostri ragazzi che vivono in questo Stato, che ci raccontavano che si stava manifestando una malattia che stava riempiendo in poche ore gli ospedali dello Stato federale. Tutti i pazienti si presentavano con gli stessi sintomi: nausea, vomito, crisi epilettiche fino ad arrivare allo svenimento. Per giorni si è parlato di una nuova pandemia, che non faceva distinzione di sesso o età, finché delle analisi accurate hanno evidenziato la presenza di nichel e piombo nel sangue dei pazienti; lo stesso nichel è stato rinvenuto in numerosi campioni di latte prelevati nella zona di Eluru (nota per la produzione di seta pregiata) da dove sembrava partito il focolaio. Insomma in poche ore si è scatenato il panico mondiale! Fonti: https://www.ilmeteo.it/notizie/coronavirus-india-allarme-per-la-diffusione-di-una-nuova-malattia-gli-esperti-spiegano-di-cosa-si-tratta-090554 Campagna Vaccinale Indiana: L’India è diventata nell’ultimo ventennio (se non di più) un polo di ricerca scientifica,

 S. un’apparente malformazione e la sua storia di abbandono

 S. un’apparente malformazione e la sua storia di abbandono Il 2020 con la sua pandemia, ha scosso tutti, ma ha avuto ripercussioni ancora maggiori per chi già viveva ai margini della società. Tante famiglie indiane che già faticavano a garantire un pasto ai propri figli, si sono ritrovate in condizioni ancora più difficili. L’orfanotrofio “Children of the World” ha visto in poco tempo la conseguenza di questa situazione sociale. Il numero di abbandono di neonati è aumentato a dismisura e nell’arco di pochi mesi sono stati affidati alla struttura ben 13 bambini, ognuno con una storia familiare differente. Tra questi 13 piccoli fagotti in cerca d’ amore, una storia su tutte emergeva, quella di S.. S. è stata abbandonata dai genitori a soli pochi giorni di vita perché considerata “transgender”, i suoi organi genitali non la definivano né di sesso maschile né femminile in modo chiaro. In India, una situazione fisica di questo genere porta con sé un grande stigma sociale per i genitori e una grande pressione e allontanamento da parte anche dei famigliari più stretti. S. è arrivata al “Children of the World” in condizioni di salute molto critiche e fin da subito era chiaro che un’adozione fosse molto difficile data la sua situazione. Dopo numerose visite e svariati consulti, gli specialisti hanno chiarito la situazione di S., definendola, per la sua conformazione fisica, una bambina. Prima non era stato possibile a causa del grave disturbo ormonale e condizioni critiche in cui è arrivata presso la struttura. Questa prima diagnosi ha anche stabilito che S. avrebbe potuto vivere una vita dignitosa e alla pari dei suoi coetanei seguendo una corretta e costante terapia. Il passaggio successivo, molto difficile, sarebbe stato quello di trovarle una famiglia pronta ad amarla per tutta la vita, nonostante la sua diagnosi. Ma la vita ha regalato a S. una seconda possibilità; una famiglia si è proposta per lei! Nei prossimi mesi volerà negli Stati Uniti per essere accolta da una nuova mamma e un nuovo papà che hanno avuto la forza di andare oltre alle apparenze e che hanno deciso di intraprendere un nuovo cammino di vita. S. ha iniziato da subito la cura ed è seguita tutt’ora da degli specialisti; stabilizzando la sua situazione ha finalmente iniziato a vivere una vita piena e in ottima salute. Grazie al supporto di tante persone come te, è possibile aiutare l’orfanotrofio “Children of the World” ad accompagnare con amore e dedizione tutti i bambini accolti, in attesa che una nuova famiglia sia pronta ad amarli; questa volta per sempre! Visita la pagina dedicata al sostegno a distanza, non tutti i bambini in attesa di adozione sono così fortunati e spesso restano in attesa di una famiglia anche per anni. COSA POSSIAMO FARE TUTTI ASSIEME PER QUESTI BAMBINI? Con € 30 garantisci la copertura delle spese mediche mensili per i bambini; Con € 50 puoi donare prodotti per l’igiene personale dei bambini per due settimane; Donando € 100 aiuterai a sostenere le spese del latte e cibo necessario ai neonati per 2 settimane; Se vuoi contribuire ad aiutare i bambini dell’orfanotrofio “Children of the World”, dona ora: Mancikalalu onlus BANCA SAN GIORGIO QUINTO VALLE AGNO – CREDITO COOPERATIVO codice iban: IT29V0880760780026008036880 c/o per donazioni dall’estero SWIFT ICRAITRRBSG oppure C/C postale codice iban: IT05W0760112100000082636820 Grazie infinite per quello che fai e di quello che farai per loro. A presto! Grazie di cuore! ❤ Insieme possiamo sostenere Veeresh e Sravani per dar  la possibilità di concentrarsi sul loro futuro, obiettivi e sogni, vivendo una vita di qualità! DONA ORA Potrebbe interessarti anche: 15 Giugno 2023 Veeresh e Sravani; due storie di determinazione Veeresh e Sravani; due storie di determinazione Sosteniamo insieme… 31 Maggio 2023 Girasoli Olistic Day Girasoli Olistic Day Evento solidale al “Campo dei Girasoli”… 17 Settembre 2022 Cena Indiana Cena Indiana CENA INDIANA CON CHITRA SHAH Cena a… 1 2 3 4 Next

 Insieme siamo più forti – parte 2

 Insieme siamo più forti – parte 2 Fare rete con altre organizzazioni per crescere e far crescere con serenità i bambini in India in difficoltà: Ti presentiamo S.E.V.A. Odv In precedenza ti abbiamo svelato qualcosa in merito ad una nuova collaborazione con S.E.V.A. Odv, piccola, ma impegnata, associazione veneta che lavora da una decina di anni in India al fianco di bambini in difficoltà. Spinti da un comune obiettivo di fare qualcosa di concreto per alleviare il loro isolamento, migliorare la loro condizione di vita, donare maggiore dignità ci siamo affiancati a S.E.V.A. e abbiamo deciso di sostenere assieme un progetto propostoci dall’associazione indiana ‘Satya Special School’ di Pondicherry a favore di tanti bambini e ragazzi con disabilità che in India vivono ai margini della società. Purtroppo in India la disabilità è ancora un grande tabù e spesso la si riconduce a una specie di “punizione” per aver commesso qualcosa di sbagliato nelle vite precedenti. Nascere con una qualsiasi forma di disabilità ti rilega ai margini, a non essere incluso nella società e spesso le famiglie, soprattutto quelle non alfabetizzate, si vergognano e tengono i figli chiusi in casa. Per qualcuno di loro va anche peggio, vengono abbandonati già in tenera età. S.E.V.A. ha già collaborato con Satya Special School dando vita nel 2017 al progetto AICE (Alternative Inclusive Center for Education) una scuola per bambini con difficoltà di apprendimento causate da varie disabilità sia fisiche che psichiche. L’obiettivo del progetto è quello di creare un ambiente inclusivo che possa far emergere i talenti dei bambini e aumentare la loro autostima per un loro futuro attivo inserimento nella scuola pubblica e nella società indiana. Proprio questi due obiettivi; creare un ambiente inclusivo e far emergere i loro talenti, sono stati i motori di spinta per far nascere una nuova collaborazione con Satya Special School e dar vita insieme ad un servizio che possa essere all’avanguardia ma che allo stesso tempo porti a dei risultati concreti e tangibili. Satya Special School è un’associazione indiana nata nel 2003 a Pondicherry (divisione amministrativa del territorio indiano) nell’India del Sud, per dare voce a tutti quei bambini e ragazzi con disabilità che vengono emarginati. Satya è nata come centro integrato riabilitativo gratuito e lavora instancabilmente per rendere i bambini con bisogni speciali il più autosufficienti possibile al fine di alleviare lo stigma sociale che è molto diffuso nella società indiana. Satya porta avanti in India progetti e programmi che prevedono anche un forte lavoro sulle famiglie e sul tessuto sociale, le terapie sono all’avanguardia (spesso anche rispetto a quelle italiane!). Prossimamente ti racconteremo qualcosa in più sui progetti e modalità di lavoro di Satya Special School. Siete la loro forza per credere in un futuro migliore! Grazie infinite per quello che fai e di quello che farai per loro. A presto! Grazie di cuore! ❤ DONA ORA Potrebbe interessarti anche: 15 Giugno 2023 Veeresh e Sravani; due storie di determinazione Veeresh e Sravani; due storie di determinazione Sosteniamo insieme… 31 Maggio 2023 Girasoli Olistic Day Girasoli Olistic Day Evento solidale al “Campo dei Girasoli”… 17 Settembre 2022 Cena Indiana Cena Indiana CENA INDIANA CON CHITRA SHAH Cena a… 1 2 3 4 Next

Insieme siamo più forti

Insieme siamo più forti Fare rete con altre organizzazioni per crescere e far crescere con serenità i bambini in India in difficoltà Avrete capito che qualcosa bolle in pentola, nuove collaborazioni e nuove progettualità. Ma l’obiettivo resta sempre lo stesso; il futuro dei bambini e ragazzi indiani. Noi crediamo fermamente nell’importanza della collaborazione tra associazioni di volontariato e chiunque abbia obiettivi simili, impegnandoci per donare qualcosa in più. Lo scopo è offrire opportunità dove per evidenti motivi non c’è ne sono. Da ormai diverso tempo stiamo lavorando ad un nuovo progetto, per creare una collaborazione che possa fare la differenza per tantissimi bambini indiani in gravi difficoltà e migliorare la loro qualità di vita. Andando con ordine, vi sveliamo qualcosa in più… Nel territorio veneto ci sono diverse associazioni che lavorano in India, ognuna con modalità e finalità differenti. Tra associazioni non è facile instaurare delle collaborazioni; ideali differenti, operato e modalità. Spesso invece di unire creano spaccature. Circa 10 anni fa, alcuni membri del consiglio direttivo di Mancikalalu Onlus conoscono i soci di S.E.V.A. Onlus, ora diventata OdV, scambiandosi consigli e confrontandosi sulle rispettive progettualità nasce un bel clima di condivisione e dal quel momento si instaura un rapporto di stima reciproca. All’epoca S.E.V.A. gestiva una casa famiglia con sole bambine emarginate in Tamil Nadu e Mancikalalu coordinava la casa famiglia “Bhavitha Home” con solo bambini in Telangana; all’apparenza simili, ma nella complessità della cultura e della società indiana erano due mondi e due approcci completamente diversi. Non tardò ad arrivare la prima occasione di collaborare insieme; alcuni giovani volontari volevano partire per l’India per un lungo periodo e vivere due esperienze che coinvolgessero strutture d’accoglienza simili nell’organizzazione ma differenti nell’approccio educativo e nei minori coinvolti. Alcuni dei nostri volontari sono stati accolti nella casa famiglia gestita da S.E.V.A.. Nel tempo non ci siamo mai persi di vista, abbiamo mantenuto i contatti in attesa che si creassero le condizioni per poter far partire qualcosa che ci vedesse lavorare al fianco l’uno dell’altro. Sia noi di Mancikalalu Onlus che S.E.V.A. abbiamo portato a termine dei progetti che nel tempo si sono resi auto sufficienti, ci siamo affacciati a nuove realtà ma è rimasta la voglia di donare speranza e dignità ai bambini indiani. Ultimamente ci siamo ritrovati in modo informale a raccontarci i nuovi “percorsi” ed obiettivi, abbiamo così realizzato che entrambe le associazioni si sono aperte a realtà di bambini con disabilità comprendendo la necessità di supporto educativo alle famiglie per arrivare ad una maggiore consapevolezza ed accettazione. Presto ti racconteremo altro su questa nuova collaborazione. Siete la loro forza per credere in un futuro migliore! Grazie infinite per quello che fai e di quello che farai per loro. A presto! Grazie di cuore! ❤ DONA ORA Potrebbe interessarti anche: 15 Giugno 2023 Veeresh e Sravani; due storie di determinazione Veeresh e Sravani; due storie di determinazione Sosteniamo insieme… 31 Maggio 2023 Girasoli Olistic Day Girasoli Olistic Day Evento solidale al “Campo dei Girasoli”… 17 Settembre 2022 Cena Indiana Cena Indiana CENA INDIANA CON CHITRA SHAH Cena a… 1 2 3 4 Next

Covid-19: come sta evolvendo la situazione in India?

Covid-19: come sta evolvendo la situazione in India? Triste record di velocità di contagi La situazione a livello Nazionale L’India sale sul podio dei paesi con il numero più elevato di contagi insieme a Stati Uniti e Brasile e detiene anche il triste record di paese con il numero di casi di corona virus in più rapida crescita di qualsiasi altro paese al Mondo. I casi confermati al 14 settembre sono oltre i 4,85 milioni e quasi 80 mila decessi. I numeri purtroppo non sembrano fermarsi e la velocità di diffusione è la più alta a livello internazionale. Tra gli Stati più colpiti si hanno il Maharastra, Andhra Pradesh, Tamil Nadu e Karnataka un quarto dei casi racchiusi in 10 metropoli. Si stanno facendo un milione di test al giorno, numero pro capite comunque basso. In questo clima di grande difficoltà non mancano le accuse: Lockdown differenziato e perdita economica Diversi esponenti di differenti forze politiche e giornalisti accusano il governo di non aver mantenuto un atteggiamento rigoroso nel far rispettare il lockdown (anche se tutti ci ricordiamo bene le immagini della polizia che manganella chiunque si trovasse per strada. Anche chi doveva fare provvigioni). Le riaperture sono avvenute dopo 3 mesi di blocco “quasi totale”, ma il virus non aveva ancora iniziato la sua ascesa. L’esigenza di non fermare l’economia, che comunque sta registrando un calo del PIL del 24%, ha portato alla riapertura delle frontiere tra Stati, far riprendere i voli nazionali. Ristoranti e bar riaccolgono i clienti e anche i treni e le metropolitane di Delhi hanno ricominciato a viaggiare. Restano chiuse però le scuole e i voli internazionali. Tra le varie forze politiche si insegue spesso l’opinione che sarebbe stato necessario un lockdown effettivo, differenziato tra stati in base ai numeri di contagio e il suo propagarsi. Esodi verso le campagne e sistema sanitario in ginocchio L’esodo verso le campagne aveva già diffuso il virus, milioni di disoccupati rientrarono a casa nei villaggi d’origine non con poche difficoltà. Proprio nelle zone rurali si registrano due terzi dei casi totali. In queste zone la situazione sanitaria è fragile. Come in tante altre nazioni nel mondo, la decisione di tagliare fondi alla sanità o di non investire a sufficienza in essa, sta avendo le sue ripercussioni. In alcune aree i danni causati dalla carenza di macchinari, medicine e poco personale sanitario sono evidenti e stanno segnando la drammaticità della situazione. In alcuni distretti gli ospedali rifiutano ancora i pazienti covid per mancanza di posti letto. Gli ultimi restano gli ultimi Un’interessante video reportage è stato realizzato da Aljazeera sugli effetti del Corona Virus tra le persone più povere. Le famiglie che già facevano fatica a sfamare i loro figli, ora vivono la drammaticità di vederli morire tra le proprie braccia. Questa è l’ennesima conferma che gli ultimi saranno ancora gli ultimi. Ci si dimentica di milioni di persone che non hanno accesso nemmeno ad un reddito minimo e a causa degli effetti economici secondari che sta portando il virus, se non moriranno per problemi di salute, moriranno di fame. video reportage di Aljazeera: https://www.aljazeera.com/news/2020/09/covid-19-outbreak-worsening-malnutrition-india-200904132435543.html Forse gli interessi nazionali sono concentrati su altro Di primo impatto, l’impressione che si ha è che il Governo non stia facendo molto. Poi però ci si rende conto che gli interessi sono rivolti ad altri settori, che devono fare meno rumore e avere meno risonanza. Da Aprile i rapporti tra Cina e India sono sempre più tesi. Il problema è il confine himalayano che già nel 1962 aveva fatto scoppiare una guerra. Se vuoi approfondire qualche articolo, ti suggeriamo: https://www.aljazeera.com/news/2020/09/india-coronavirus-cases-top-million-200905060437264.html https://www.covid19india.org/ https://www.repubblica.it/esteri/2020/09/08/news/l_india_sprofonda_nel_coronavirus_nel_dilemma_tra_pandemia_ed_economia-266636937/?fbclid=IwAR1C24IVE8YEphcvYrdQHg12t8uGEixFi7ah-C4keze6huuiUyYN27Kw128 https://www.repubblica.it/esteri/2020/08/30/news/coronavirus_nel_mondo_contagi_aggiornamenti_e_tutte_le_news_sulla_situazione-265809517/?fbclid=IwAR1C24IVE8YEphcvYrdQHg12t8uGEixFi7ah-C4keze6huuiUyYN27Kw128 https://frontline.thehindu.com/the-nation/kerala-covid19-bracing-for-the-worst/article32513815.ece?homepage=true&fbclid=IwAR1C24IVE8YEphcvYrdQHg12t8uGEixFi7ah-C4keze6huuiUyYN27Kw128 https://www.aljazeera.com/news/2020/09/india-china-agree-de-escalate-steps-calm-border-tension-200909115043287.html?fbclid=IwAR3w7WVBNIbQCCfZ4Xs5lDjeMgkBApw_RTUMC8BWygl7OaDtoR20XDieEU4 https://interactive.aljazeera.com/aje/2020/mapping-india-and-china-disputed-borders/index.html https://www.internazionale.it/opinione/pierre-haski/2020/09/09/himalaya-india-cina-spari?fbclid=IwAR2eUXMyhZk-vwdxr82HmSNiG0EP0DBRjgC9r6RSYR3UegTUpyszmSN5UZ4 https://www.aljazeera.com/news/2020/09/explains-surge-coronavirus-numbers-india-200910091456721.html I ragazzi di Hyderabad I ragazzi e le ragazze di Hyderabad stanno bene. Le riaperture hanno dato la possibilità a molti di loro di proseguire con le lezioni online mentre per altri ancora è tutto fermo. Diversi ragazzi sono in attesa di alcuni test per procedere con il loro percorso scolastico. Alcuni di loro devono sostenere gli esami per concludere la laurea triennale, altri stanno aspettando i test d’ingresso per proseguire con la laurea specialistica. Questi esami sarebbero dovuti avvenire tra aprile e maggio, ma visto il numero elevato di studenti e l’impossibilità di verificare la veridicità dei test, hanno continuato a posticipare. Ovviamente il tutto sta facendo slittare le iscrizioni ai vari corsi, creando non pochi problemi. Alcuni corsi di laurea hanno deciso di rimandare gli esami e non validare l’anno accademico. Altri hanno basato il passaggio da un anno a quello successivo in base ai lavori/progetti presentati dagli studenti durante gli ultimi mesi. Anche in ambito scolastico, come a livello nazionale vige un gran caos e non una regola generale che possa semplificare le cose. Per fortuna, tutti i ragazzi e ragazze stanno bene. Alcuni di loro avevano avuto dei contatti con persone risultate poi positive. Si sono messi in auto isolamento per 15 giorni in via precauzionale. Per quanto molti di loro siano giovanissimi, già nei loro racconti vi è un grande scetticismo nei confronti del sistema sanitario (alcuni hanno preferito l’auto isolamento a visite in ospedale) e sul futuro che si prospetta nei prossimi anni.   I bambini dell’Orfanotrofio “Children of the World” Come vi accennavamo negli scorsi mesi, la struttura ha chiuso a tutti i visitatori e lo staff si è prestato a fare turni più prolungati per avere meno “via vai” possibile di persone. I bambini stanno bene, ma la routine all’interno della struttura, senza poter andare a scuola fisicamente sta pesando su alcuni di loro. Specialmente su quelli più grandi, rendendoli più irrequieti e irascibili. Purtroppo come avevamo immaginato ad inizio lockdown, le ripercussioni economiche del covid-19 hanno lasciato il segno e sicuramente continueranno a farlo. Il numero di abbandono di minore è aumentato e i neonati arrivati in struttura da marzo 2020 sono ben 8. Ognuno con situazioni famigliari diverse, ma tutti lasciati già a pochi giorni di vita. Dopo questa lunga lista di aggiornamenti, non è facile concludere con un pensiero positivo o con un gesto di speranza. Grazie

L’India nella morsa di una crisi sociale

L’India nella morsa di una crisi sociale Gli ultimi aggiornamenti sulla situazione sociale e sanitaria indiana India e Covid-19: una questione di possibilità. Al contrario di quanto sta succedendo in Europa, i casi di contagio da Corona Virus in India non diminuiscono ma crescono in modo drammaticamente esponenziale. I casi positivi ad oggi sono 3.55.060 e morti accertati 11.922 L’incremento è costante e in continua crescita, ma nonostante ciò le politiche sociali del governo indiano a favore “degli ultimi” non sono cambiate, anzi non sono mai state attuate. La distinzione di classe, di casta e di religione soprattutto in questo periodo storico, stanno creando uno spaccato sempre più evidente nella società e agli occhi internazionali (per fortuna il mondo si è ricordato che esiste anche l’India!). Le previsioni future Chi prima viveva in situazioni di estremo disagio o ai margini, ora ha sempre meno speranze e se prima la percentuale di bambini che presentavano patologie da malnutrizione cronica era del 38%, ora anche il WFP (World Food Programme) ha segnalato che le persone che non hanno accesso regolare al cibo passeranno da 135 milioni a 265 milioni. La situazione degli ospedali La situazione è drammatica, gli ospedali sono già al collasso e non ci sono posti letto disponibili nelle terapie intensive. Delhi e Mumbai che sono le città più popolose dello stato non sono più in grado di accogliere pazienti, per i meno fortunati (e che spesso non possono pagare una “mazzetta”) significa non avere accesso alle cure. Le “morti silenziose” Forse la cosa che, da occhi esterni, incute ancora più angoscia sono le centinai di morti avvenute per poter raggiungere un riparo, i propri cari, i propri affetti. Con la chiusura “improvvisata” in quattro ore di Narendra Modi indetta il 25 marzo, molte persone hanno dovuto raggiungere i propri villaggi d’origine a piedi, in modo abusivo ammassati su camion o treni e per giorni senza cibo e acqua. Questi sono gli “ultimi”, che nelle grandi città sono migrati per trovare un lavoro che potesse mantenere anche le famiglie d’origine e che proprio in quelle metropoli vivono a stento e in ripari di fortuna. Rientrare al villaggio d’origine per loro avrebbe significato avere un tetto, seppur di paglia, sopra la testa. Pensate ai lustra scarpe, ai ciclo rickshaw, ai venditori di sigarette, a tanti sarti, che per i quali il marciapiede su cui lavorano è anche la loro dimora. Ci si sente impotenti di fronte a tutto ciò, vorremmo che le voci di chi è inascoltato venissero rese note e che i riflettori venissero puntati anche su chi non ha avuto e non avrà un tetto sotto il quale passare la quarantena e un pasto caldo garantito. Nel frattempo lo Stato indiano ha rimandato la scelta della proroga del lock down e le parziali aperture dei servizi, ad ogni stato federale. L’India è uno stato complesso e molto eterogeneo, una politica unificata non sarebbe facile da perseguire, ma il governo nazionale continua a muoversi in modo goffo e non lungimirante e a fare quelle che può (che non è necessariamente il meglio!). Se vuoi approfondire qualche articolo, ti suggeriamo: https://www.ilpost.it/2020/06/12/india-ospedali-collasso-coronavirus/?fbclid=IwAR3cIFcyVtFAu8IBl_aMEEXBuyqEn9TdSROYWXVLp4TdhHtUBXRvTyF6TVw https://progressive.international/wire/2020-05-02-arundhati-roy-our-task-is-to-disable-the-engine/en https://www.internazionale.it/opinione/arundhati-roy/2020/06/06/india-coronavirus-distanziamento-intoccabili?fbclid=IwAR2jX3EuYnnKuk1a4st_c8U6AecGRwotMIdpo8MXP07OGvgcAK97W8nD0o8 Se ti sei perso la diretta Facebook con Elena e Yuliya che vivono a Delhi, puoi trovarla qui https://www.facebook.com/watch/?v=2765761270370520 L’orfanotrofio “Children of the World” dimenticato dallo Stato. In una recente chiacchierata con Saraswathi, la direttrice dell’Orfanotrofio, è emerso come si sentano dimenticati dalle autorità, come quei bambini figli dell’India non vengano ricordati dalle istituzioni. Come tante altre strutture nel territorio nazionale, sono abbandonati a loro stessi e alla grande difficoltà di raccogliere fondi in questa situazione di emergenza nazionale, senza ricevere nessun supporto e aiuto. Portare avanti le normali attività e “far tornare i conti a fine mese” non è facile. Ad oggi la struttura è completamente chiusa ad esterni, perciò le terapie e le attività extra scolastiche per i bambini sono bloccate, così come le scuole che per il momento sono chiuse fino al 15 agosto. Due bambine accolte presso l’Orfanotrofio hanno bisogno di cure specifiche: T. ha 9 anni è affetta da paralisi cerebrale infantile e poco prima dell’inizio del lock down ha contratto la tubercolosi e perciò è in isolamento rispetto agli altri bambini. Sta seguendo delle cure specifiche che proseguiranno per almeno 6 mesi; P. ha 9 anni ed è affetta da autismo, poco dopo l’inizio del lock down mentre giocava con gli altri bambini ha rotto un osso della gamba. Avrebbe bisogno di un’operazione ma al momento nessun ospedale l’ha accettata. Ha il gesso e dovrà portarlo per un altro mese e mezzo e poi ci auguriamo di poter passare all’operazione. Gli altri 22 bambini presenti stanno bene, ricevono cure adeguate costanti e l’amore dello staff presente nella struttura. COSA POSSIAMO FARE TUTTI ASSIEME PER QUESTI BAMBINI? Con € 30 garantisci la copertura delle spese mediche mensili per i bambini; Con € 50 puoi donare prodotti per l’igiene personale dei bambini per due settimane; Donando € 100 aiuterai a sostenere le spese del latte e cibo necessario ai neonati per 2 settimane; Se vuoi contribuire ad aiutare i bambini dell’orfanotrofio “Children of the World”, dona ora: Mancikalalu onlus BANCA SAN GIORGIO QUINTO VALLE AGNO – CREDITO COOPERATIVO codice iban: IT29V0880760780026008036880 c/o per donazioni dall’estero SWIFT ICRAITRRBSG oppure C/C postale codice iban: IT05W0760112100000082636820 Causale: “emergenza COVID-19 India” I ragazzi di Hyderabad e la difficoltà dell’attesa per continuare a lavorare sul proprio futuro Ad Hyderabad come in tante altre città sta avendo luogo una riapertura graduale nonostante il continuo incremento dei contagi. Le attività commerciali e lavorative stanno riaprendo con non poche fatiche. Alcune ragazzi, a causa di questa emergenza hanno perso il lavoro e si trovano a dover partire da capo. Molte realtà stanno licenziando e trovare qualcuno disposto ad assumere nuovo personale è praticamente impossibile. Per fortuna i ragazzi sono giovani e pieni di speranze, perciò non si arrendono e vanno avanti con la ricerca, ma non è sempre semplice avere il sorriso stampato in volto quando non hai una famiglia alle spalle che possa occuparsi di te. Però ci siete voi! Grazie alla sensibilità di tante persone i ragazzi