Ciao a tutte e a tutti,

quest’estate ho fatto ritorno in India, nel cuore dei nostri progetti, tra le comunità con cui collaboriamo da tempo. È stato un viaggio di monitoraggio e, allo stesso tempo, un viaggio profondamente umano: ricco di incontri, emozioni, sfide e conquiste. Oggi voglio raccontarvi quello che ho visto, vissuto e toccato con mano.

“I Sogni di Ernesto”: un doposcuola che guarda al futuro

Uno dei progetti che ho visitato per primo, e con gioia, è “I Sogni di Ernesto”, un doposcuola nato per offrire un’opportunità educativa concreta a 90 bambini e adolescenti delle aree rurali.

Il centro si trova a circa un’ora dalla sede principale della Satya Special School ed è molto più di uno spazio di supporto scolastico: è un luogo dove ogni bambina e ogni bambino si sente visto, accolto, ascoltato.

Nel tardo pomeriggio, a partire dalle 16.30, la struttura si anima: arrivano bambini dai 4 fino ai 16 anni, ciascuno con i propri sogni e le proprie difficoltà. Alcuni frequentano scuole pubbliche, altri private, ma tutti qui trovano un punto di riferimento stabile.

Se con i più piccoli il focus è sul gioco e sull’apprendimento di base, con gli adolescenti il lavoro è ancora più strategico: laboratori di orientamento professionale, tutoraggio mirato e supporto nel superamento dei test di ammissione alle scuole superiori.
L’obiettivo? Evitare l’abbandono scolastico e accompagnarli verso un futuro che sia davvero una scelta, non una rinuncia.

Ci sono due tutor che seguono i ragazzi in base all’età, un insegnante di educazione fisica e professionisti esterni che portano competenze trasversali. Stiamo costruendo un percorso educativo solido, accessibile e umano, che non lascia nessuno indietro. Il budget complessivo di questo progetto è di € 2.700.

L.E.F.emme: lavoro, dignità e sorellanza

Il secondo progetto che ho visitato è L.E.F.emme, dedicato al lavoro e all’autonomia delle donne. Ad oggi, sono circa 50 le donne coinvolte, molte delle quali affrontano situazioni familiari complesse, tra povertà, figli con disabilità da crescere da sole e mancanza di opportunità.

Ma quello che colpisce non sono solo i numeri, quanto il legame profondo che si è creato tra loro: si aiutano con i figli, si supportano nel lavoro, si consigliano. È una vera rete, un luogo di rinascita.

Una novità bellissima è il ritorno di Olivia, nostra volontaria, che per la seconda volta è venuta a lavorare in sartoria. Con il suo entusiasmo e la sua competenza, ha affiancato le donne nella creazione di una linea sartoriale artigianale per il suo brand, collaborando con la nuova responsabile Jhoty, una donna competente e determinata.

Stanno inoltre producendo articoli per Mancikalalu (tante novità sono in arrivo per questo Natale!) e collaborano con aziende locali. Abbiamo acquistato una macchina taglia e cuci per rendere il lavoro più professionale e preciso. Inoltre, con l’ingresso nel team di Baskar, ora c’è una figura di coordinamento stabile, fondamentale per dare al progetto una direzione chiara e sostenibile. Il budget annuale di questo progetto è di € 13.000

E poi c’è il bellissimo progetto dei Food Kart, piccoli chioschi gestiti da donne che cucinano per la comunità. Kailaivani, una delle partecipanti, è riuscita ad affittare un locale e, in un momento fortunato, ha perfino donato parte dei suoi guadagni a Satya. Un gesto che racconta più di mille parole.

 

L’Unità di Terapia Mobile: la riabilitazione che raggiunge luoghi dove nessuno arriva

Infine, ho visitato il progetto Unità di Terapia Mobile, che oggi segue 62 bambini con disabilità nei villaggi più remoti del Tamil Nadu. Grazie a un Van attrezzato, ogni settimana raggiungiamo le famiglie che non avrebbero accesso ad alcun tipo di supporto.

Non si tratta solo di riabilitazione: questo progetto è anche un mezzo di cambiamento culturale, che rompe i tabù legati alla disabilità e costruisce consapevolezza.

Un ruolo chiave lo svolgono le Assistenti di Comunità: mamme di bambini con disabilità che, dopo un anno di formazione con Satya, sono oggi punto di riferimento per altre famiglie. La loro presenza è preziosa, perché condividono le stesse difficoltà e sono testimoni reali del cambiamento di prospettiva e di speranza che diventa concretezza.

Grazie alla solidità organizzativa di Satya, questo servizio funziona con qualità ed efficienza. Non possiamo permetterci di interromperlo. Per molte famiglie, è l’unica speranza concreta. Il budget annuale di questo progetto è di €15.000.

✨ Un viaggio che riaccende il cuore

Ogni incontro, ogni sorriso, ogni sfida vissuta durante questo viaggio mi hanno ricordato perché facciamo quello che facciamo. Progetti come “I Sogni di Ernesto”, “L.E.F.emme” e “l’Unità di Terapia Mobile” esistono grazie al supporto di persone come voi, che scelgono di credere nei sogni di chi nasce in contesti difficili, ma ha lo stesso diritto di ogni altro bambino e ogni altra donna.

Se volete vedere con i vostri occhi cosa stiamo costruendo, vi aspettiamo in sede ogni mercoledì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, in Via Armistizio 24, Padova.

Grazie per esserci, per camminare con noi.

Con affetto,
Tania Vincenzi
per Mancikalalu

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